La Fondazione Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici sceglie il supercomputer Lenovo per vincere le sfide del riscaldamento globale

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Grazie al nuovo sistema HPC di Lenovo, il centro di ricerca sarà in grado, non solo di potenziare e accelerare le attività di ricerca, ma anche di migliorare la propria efficienza operativa ottimizzando l’utilizzo dell’energia per contribuire a raggiungere i propri rigorosi obiettivi di sostenibilità.

Milano, 9 maggio 2024 – Il Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici (CMCC) di Lecce

rinnova la propria collaborazione con Lenovo per l’installazione di un nuovo potente sistema HPC (High Performance Computing) che supporterà la ricerca sui cambiamenti climatici fornendo maggiori capacità di elaborazione ed ottimizzando l’utilizzo dell’energia per il funzionamento dell’infrastruttura per il calcolo ad alta capacità.

“Cassandra”, il nuovo sistema HPC di Lenovo che verrà installato a Lecce, è composto da 180 nodi SD650 V3 con due CPU Intel Xeon Max 9480 (Sapphire Rapids HBM) e può raggiungere una potenza elaborativa di 1,2 PetaFlops[1] di picco, con un incremento del 100% rispetto alla soluzione attualmente in funzione presso il CMCC.

Cassandra garantisce anche una migliore efficienza energetica, consentirà infatti di mantenere il consumo di elettricità per il raffreddamento del sistema a valori inferiori del 15% rispetto a soluzioni simili raffreddate ad aria, con l’impiego della tecnologia ad acqua Lenovo Neptune™ Direct Water-Cooling che è in grado di catturare fino al 98% del calore prodotto dal supercomputer. Il raffreddamento a liquido consente di risparmiare l’energia usata per le ventole e inoltre, grazie alla maggior efficienza, la temperatura delle CPU non raggiunge valori critici, evitando la riduzione della frequenza massima dei core.

Inoltre, CMCC prevede di integrare il sistema con una soluzione dedicata ai workload AI basata su 2 nodi con ciascuno 8 GPU Nvidia H100. L’installazione di questo sistema è prevista per la seconda metà dell’anno.

L’HPC per risolvere le sfide dei cambiamenti climatici

Fondato nel 2005 con il supporto finanziario dell’allora MIUR, del Ministero dell’Ambiente, Ministero dell’Agricoltura e delle Politiche Forestali e il Ministero delle Finanze, il CMCC è nato con il preciso obiettivo di realizzare studi e modelli del sistema climatico, garantendo risultati affidabili, tempestivi e rigorosi utili per progettare una crescita sostenibile, proteggere l’ambiente e sviluppare politiche di adattamento e mitigazione fondate su conoscenze scientifiche.

Oggi il CMCC è un punto di riferimento mondiale sullo studio integrato di temi riguardanti il clima ed è una delle poche strutture in Europa dedicate esclusivamente alla ricerca sui mutamenti climatici e alle loro interazioni con la società e i sistemi economici. I sistemi HPC sono strumenti preziosi per gli scienziati del CMCC, che hanno il compito di elaborare, grazie proprio ai supercomputer, i dati raccolti sul campo per prevedere come cambierà il clima e quali effetti tali cambiamenti avranno sul pianeta e sulle attività umane.

Sul nuovo supercomputer Cassandra saranno eseguiti modelli di simulazione climatica del sistema terra, dell’oceano, sistemi di previsione stagionali sia globali che regionali, applicazioni di climate change basate su AI.

Una solida collaborazione

Il nuovo supercomputer di Lenovo sarà installato nel corso del 2024 presso il Supercomputing Center del CMCC (SCC), attivo dal 2008 e attualmente la più grande struttura di calcolo in Italia interamente dedicata allo studio dei cambiamenti climatici, nonché tra le più avanzate in Europa. Il Supercomputing Center ospita già un sistema HPC di Lenovo: “Juno, installato nel 2022, che dispone di una potenza di calcolo complessiva di circa 1.134 TFlops ed è basato su processori Intel e su GPU NVIDIA.

Il Centro di Supercalcolo (SCC) del CMCC a Lecce, attivo dal 2008 è tra le più avanzate strutture di calcolo in Europa dedicata esclusivamente alla ricerca sui cambiamenti climatici e alle loro interazioni con la società e i sistemi economici (fonte: cmcc.it)

Siamo lieti di questa rinnovata collaborazione con il CMCC, che oggi è un centro di eccellenza in Europa per la ricerca sui mutamenti climatici, un tema cruciale per il nostro tempo e per le future generazioni” osserva Alessandro de Bartolo, AD e Country General Manager Infrastructure Solutions Group di Lenovo. “Il calcolo ad alte prestazioni è uno strumento prezioso per affrontare la sfida della complessità negli istituti di ricerca, nei laboratori ma anche in azienda perché rende accessibili calcoli, analisi e simulazioni che in precedenza erano lunghe e costose. Lenovo è il primo fornitore di supercomputer al mondo e contemporaneamente ha conquistato la prima posizione nella Green500, la classifica che misura l’efficienza energetica dei sistemi HPC. La nostra ambizione è quella di elevare costantemente le prestazioni dei supercomputer, assicurandoci che i nostri sistemi HPC mantengano livelli di consumo energetici sostenibili.”

Nel corso degli anni, sin dalla prima installazione presso SCC di sistemi HPC, Lenovo si è dimostrato un partner tecnologico molto affidabile proponendo soluzioni sempre all’avanguardia, che hanno consentito ai ricercatori del CMCC di ottenere importanti risultati nelle simulazioni climatiche” osserva il prof. Giovanni Aloisio, Direttore del Supercomputing Center del CMCC.

Il nuovo supercomputer verrà installato da Ricca IT, business partner certificato Lenovo, che nel corso degli anni ha maturato significative esperienze nel campo HPC ed AI, tra le più riconosciute realtà nel panorama italiano.

 

[1] Un petaflop equivale a mille trilioni di calcoli al secondo (un trilione è un milione alla terza), dove “peta” indica il valore di 10 alla 15 (10^15) mentre “flop” sta per floating point operations per second, ovvero il numero di operazioni in virgola mobile eseguite in un secondo.

[ssba]

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